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Tecniche d'intervento

Terapia della Gestalt

La terapia della Gestalt, fondata da Friedrich e Laura Perls, negli anni '40 a New York (USA) raccoglie le idee della psicoanalisi di Freud, di Jungh e di vegetoterapia di Reich nonché i principi della teoria del campo di Lewin e i contributi filosofici dell’esistenzialismo, della fenomenologia e della psicologia della Gestalt da cui prende il nome.

Il verbo gestalten significa “mettere in forma” o “dare una struttura significante” e il suo risultato, la Gestalt appunto, è dunque una forma strutturata, completa e dotata di un senso.

L’approccio gestaltico considera importante l’intera esperienza di vita di una persona: fisica, psicologica, intellettuale, emotiva, relazionale e spirituale.

La terapia della Gestalt si occupa soprattutto di osservare e verificare la consapevolezza del processo dei pensieri, sentimenti e azioni di un individuo, prestando maggiore attenzione al “cosa” e al “come”, piuttosto che al “perché” di un azione o di un comportamento. La consapevolezza del come qualcosa avviene, infatti, conduce più facilmente alla possibilità di compiere un cambiamento genuino e responsabile.


Per saperne di più:

  • www.cipog.com  (Centro Italiano di Psicoterapia ad orientamento Gestaltico)
  • GIUSTI E., ROSA V. "Psicoterapie della Gestalt" (2002), ASPIC Edizioni Scientifiche
  • PERLS F.S. "L'Io, la fame, l'aggressività. L'opera di uno psicoanalista eretico..." (1995) Franco Angeli
  • ZERBETTO R. "La Gestalt. Terapia della consapevolezza" (1998) XENIA Tascabili

Terapia focalizzata sulla Compassione

Dalai Lama ha definito la compassione come "una sensibilità verso la sofferenza di noi stessi e degli altri, unita ad un profondo impegno nel tentare di alleviarla". La TFC è stat sviluppata per far fronte alle problematiche mentali croniche caratterizate da alti livelli di vergogna e di autocritica spesso dovuti ai contesti familiari difficili.

ACT therapy

appartiene alla terza generazione delle terapie cognitivo-comportamentali ed è scientificamente validata per il trattamento di molti disturbi, fra i quali l'ansia patologica, gli attacchi di panico e vari problemi legati alla gestione dello stress

EMDR

E' un metodo psicoterapeutico ideato nel 1987 da Francine Shapiro, attualmente validato per la cura del Disturbo Post- Traumatico da Stress. EMDR dovrebbe essere integrato nel piano di trattamento globale, considerando la storia del cliente, le sue risorse, gli obiettivi concordati e il percorso fatto finora, in quanto per affrontare i ricordi dolorosi occorre una buona relazione terapeutica.
Il ricordo di un trauma dovrebbe affievolirsi con il tempo, perdere il suo impatto emotivo e trovare un posto nell'archivio della memoria sotto l'etichetta "passato". A volte invece, il meccanismo di archiviazione si inceppa e il ricordo è sempre lì, pronto a manifestarsi con i pensieri distruttivi, sensazioni corporee fastidiose e emozioni stravolgenti.
In questi casi il metodo EMDR aiuta ad elaborare il ricordo con le sue componenti cognitive, emotive e corporee, permette di prendere le distanze dall'evento, a recuperare la fiducia in se stessi e tornare alla vita nel presente. Il procedimento si avvale di una stimolazione bilaterale visiva, tattile o uditiva degli emisferi cerebrali e di rielaborazione del materiale emotivo e cognitivo che via via emerge.


Il meccanismo neurofisiologico con il quale EMDR innesca questo processo è ancora sconosciuto. Le ipotesi finora avanzate sono le seguenti:
- inibizione reciproca tra il disturbo emotivo e il rilassamento indotto durante le stimolazioni
- riduzione delle anomalie neurologiche riscontrate nel DPTS
- distrazione blocca il meccanismo di evitamento perciò elaborazione può proseguire
Il paziente che ci racconta la sua storia, riferisce molto spesso di aver subito uno o più traumi che possiamo ricollegare all'attuale disturbo, anche se non si tratta  di DPTS.
Alcuni terapeuti perciò hanno cominciato ad applicare il protocollo EMDR  a patologie diverse.

I risultati migliori finora sono stati ottenuti nel trattamento di:
- attacchi di panico

- disturbi dissociativi
- disturbi d'ansia
- ansia da prestazione
- lutto complicato
- abusi sessuali e/o fisici e le loro conseguenze (disfunzioni sessuali, disturbi alimentari, psicosomatici, abuso di sostanze o di alcool)